Alla natura si comanda solo ubbidendole. Francis Bacon, Saggi, 1597/1625

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I benefici delle spezie

Sin dall’antichità le spezie sono conosciute e utilizzate in cucina, ma entrano anche nei preparati della medicina tradizionale di tutti i popoli. I benefici delle spezie sono innumerevoli: non soltanto le spezie consentono di migliorare il gusto delle pietanze, ma sono anche ricchissime di principi attivi, nutrienti e proprietà medicinali. Conosciamo una ad una le spezie più diffuse e consumate.

Benefici delle spezie

spezie

Anice

Ci sono diverse varietà di spezie commercializzate con il nome di anice. La più caratteristica e profumata è l’anice stellato, dalla singolare forma a stella (ovvero il frutto, che contiene i piccoli semini). L’anice stellato ha proprietà eupeptiche, carminative ed antidiarrioiche, ed è un’ottimo ingrediente per preparati contro il catarro o bevande digestive.

Cannella

Il profumo avvolgente e delicato della cannella è davvero inconfondibile. Ricavata dalla corteccia interna della Cinnamomum zeylanicun, la spezia ha molteplici utilizzi, dalla cucina alla naturopatia. Ottima stimolante della digestione, la cannella ha anche proprietà antibatteriche, antispastiche ed anticolesterolemiche, oltre ad essere considerata (chissà?) un valido afrodisiaco. Questa spezia è anche un’ottima alleata contro il diabete di tipo 2 per via delle sue proprietà ipoglicemizzanti.

Cardamomo

Spezia profumatissima, il cardamomo si acquista essiccato sottoforma di piccole capsule contenenti alcuni semini scuri. La varietà più pregiata ed aromatica è il cardamomo verde, nel quale la bacca conserva il colore verde anche dopo l’essicazione. Estremamente volatile, l’aroma dei semini di cardamomo è preservato dalla capsula, ed è intenso e avvolgente. In cucina il cardamomo è utilizzato sia nelle miscele di spezie orientali che per aromatizzare dolci, specie al nord Europa. Le proprietà? Innumerevoli. Ottimo per i problemi digestivi, il mal di stomaco e contro la flatulenza, il cardamomo ha proprietà stimolanti e viene utilizzato nella medicina tradizionale indiana anche per la cura delle gengive o dei denti, oltre che come rimedio all’alitosi.

Chiodi di garofano

Dall’odore intenso ed aromatico, i chiodi di garofano sono i piccoli boccioli floreali dell’Eugenia caryophyllata, una delle spezie più conosciute da sempre. Utilizzati per aromatizzare piatti dolci e salati, i chiodi di garofano entrano anche in numerosi preparati per la cosmesi. Si tratta di una spezia dall’elevatissimo potere antiossidante, con proprietà eccitanti, antisettiche, vermifughe, antinevralgiche, carminative ed antispasmodiche. Si può utilizzare per la preparazione di infusi da assumere dopo i pasti, in caso di indigestione, colite o fermentazione.

Coriandolo

I piccoli frutti essicati del coriandolo, interi o macinati, si usano in cucina per aromatizzare un’ampia varietà di pietanze, oppure in pasticceria. Le proprietà? Carminative, stomachiche, stimolanti, antispasmodiche, antisettiche, antibatteriche. 

Cumino

Tra i principali componenti del curry, il cumino si ricava dai semi del Cuminum cyminum, pianta diffusa nel bacino del Mediterraneo ed in America. Ottima in cucina per aromatizzare piatti e salse, era conosciuta ed apprezzatissima anche dai romani. I semi di cumino sono ricchi di proprietà: oltre a contenere ferro, indispensabile per il nostro sistema immunitario, contengono anche numerose vitamine (B1, B2, B6, PP, C e K) e sali minerali. Sono inoltre ottimi stimolanti del metabolismo ed entrano nella composizione di infusi contro il gonfiore addominale. Si ritiene che masticare semi di cumino possa migliorare l’alito cattivo.

Curcuma

Simile allo zafferano nell’aspetto (l’odore è pungente e caratteristico) ed altrettanto colorante, la curcuma è la radice polverizzata di Curcuma longa, anche se ne esistono diverse varietà. Tra le spezie più popolari nella cucina asiatica, è stata impiegata con successo sia nella medicina ayurvedica che in quella cinese. Studi recenti hanno dimostrato come la curcumina, principio attivo contenuto nella spezia, abbia proprietà antitumorali, inibendo la crescita di diversi tipi di cellule tumorali. Tra le altre caratteristiche, la curcuma è ricca di antiossidanti, antitrombotica, aninfiammatoria, coleretica, colagoga e ipercolesterolemizzante. Consultare un medico se si intende assumerla in gravidanza (sconsigliato!), allattamento o se si hanno problemi alle vie biliari.

Gingseng

Utilizzata da secoli in medicina cinese per le sue incredibili proprietà, la radice di gingseng (o ginseng) contiene fitoestrogeni ed ha dimostrati effetti afrodisiaci, oltre a stimolare il sistema nervoso ed accelerare il metabolismo. Si può trovare in commercio come ingrediente di prodotti specifici, oppure (più difficilmente) intera.

Noce moscata

La noce moscata, spezia molto delicata e diffusa, ha numerose proprietà officinali. Digestiva, disinfettante ed antisettica, è anche antibatterica, antinfiammatoria e contrasta meteorismo, diarrea e fermentazione intestinale. È anche un blando calmante del sistema nervoso. Attenzione a non eccedere con le quantità, altrimenti si rivela tossica!

Paprika

Ricavata dalla macinazione di vari tipi di peperoncino essiccato, la paprica (o paprika) è un ottimo stimolante dell’apparato digerente, ed ha proprietà toniche ed antisettiche, oltre a migliorare la circolazione.

Pepe

Tra le spezie più diffuse sulle nostre tavole, il pepe è il frutto lavorato della pianta Piper nigrum, originaria dell’India. Ne esistono diverse varietà, a seconda delle modalità di lavorazione dei frutti: il comunissimo pepe nero è ricavato dai frutti acerbi essiccati, mentre il pepe bianco conserva soltanto il seme. Il pepe rosa, invece, proviene dalla pianta di Schinus molle, originaria degli altipiani delle Ande. Apprezzato sin dall’antichità, il pepe compare già in numerosi rimedi ayurvedici. L’alto contenuto di piperina dà a questa spezia proprietà stimolanti, stomachiche e toniche, ma anche antisettiche e (taluni sostengono) afrodisiache. Inoltre il pepe è indicato in alcune diete dimagranti per la capacità della piperina di inibire parzialmente gli accumuli adiposi. L’assunzione di pepe è sconsigliata a chi soffre di problemi gastrici, ulcera, ipertensione od emorroidi, ma anche in concomitanza con diversi farmaci specifici.

Peperoncino

Ottimo antibatterico, il peperoncino è ricco di vitamina C, stimola la digestione ed ha proprietà antiossidanti, oltre a rivelarsi un alleato della nostra salute contro raffreddore e sinusite. Ritenuto tra i migliori afrodisiaci (stimola la vasodilatazione), il peperoncino ha anche un’efficace azione sul metabolismo, innalzando la temperatura corporea ed aumentando così il senso di sazietà.

Vaniglia

Intensamente e dolcemente profumata, la vaniglia si ricava dai baccelli della Vanilla planifolia, ed è attualmente tra le spezie più care in circolazione. I benefici della vaniglia sono legati alle sue proprietà astringenti, stimolanti ed antisettiche, oltre che (le evidenze scientifiche in merito non sono ancora sufficienti) afrodisiache ed antidepressive.

Zafferano

Estratto dallo stimma dei fiori del Crocus sativus, lo zafferano è una spezia molto utilizzata in cucina, specie come colorante o nei risotti. Ricco di antiossidanti, è un buon acceleratore del metabolismo e stimola la digestione. Studi recenti hanno dimostrato l’incidenza positiva dello zafferano su depressione e disturbi dell’umore. In quantità elevate (dai 4-5 g circa) può essere fortemente tossico. Se ne sconsiglia caldamente l’uso in gravidanza.

Zenzero o Ginger

Il rizoma dello Zingiber officinale, semplicemente noto come zenzero, è un vero concentrato di principi attivi. Utilizzato come spezia in cucina, ha proprietà (da essiccato) stomachiche, antiossidanti ed antinfiammatorie. Fresco, invece, è unottimo antipiretico, antinausea ed antinfiammatorio. L’infuso caldo di zenzero è ottimo contro il raffreddore di stagione.

I Masala o miscele

Masala è un termine indiano che significa “miscela”. I masala, molto utilizzati nella cucina indiana e sud-asiatica, sono mix di spezie essiccate o anche di paste speciali, ideali per aromatizzare un’ampia varietà di pietanze. Il masala più diffuso è il Garam Masala, un mix che include cannella, coriandolo, cumino, cardamomo, chiodi di garofano, curcuma e pepe nero, ma anche aglio, peperoncino, zenzero ed altre spezie a seconda delle varianti. Difficilissimo da preparare in modo equilibrato (le dosi giuste le conoscono solo gli esperti), si sposa bene con il pollo e le carni bianche, con le verdure, il riso Basmati ed il pesce. Anche il nostro curry è una varietà di masala di origine indiana, diffusissima in tutto il mondo in innumerevoli e colorate miscele. Altri masala molto utilizzati sono il Tikka masala ed il Tandoori masala. Se ci spostiamo verso ovest, invece, troviamo un’ampia varietà di profumatissime miscele mediorientali, dal Baharat al Tabel sino al popolare Ras al-hanut, colori e profumi che sanno di vivacissimi mercati nordafricani.

Spezie esotiche e meno conosciute.

In alcuni negozi specializzati o nelle erboristerie è possibile reperire spezie esotiche (o anche europee) meno conosciute, ricche di proprietà officinali e dal piacevole aroma.

È il caso, ad esempio, del macis, spezia ricavata dal frutto della Myristica fragrans, pianta che cresce nelle Isole Molucche. Insolito? Non troppo, perchè alla fine si tratta dell’endocarpo della comune noce moscata, pur presentando un sapore più delicato.

Tipico dell’areale mediterraneo è invece il fieno greco, dall’aroma altrettanto delicato e particolare. L’estratto dei semi ha proprietà stimolanti e ricostituenti, ed è dunque utilizzato in casi di anemia, convalescenze e denutrizione, ma anche per ridurre la glicemia.

Anche il carvi (kharvi) non è poi così esotico, essendo conosciuto in Europa da diversi secoli. Esteticamente simile al finocchio, il seme di carvi ha un aroma molto pungente ed è efficace come digestivo e contro il meteorismo.

Cercate sapori forti? Provate il pimento, più noto come pepe giamaicano. Le sue bacche essiccate, di colore marroncino, emanano un intenso profumo caratteristico ed inconfondibile, protagonista di numerosi piatti della cucina caraibica. L’eugenolo, principio attivo che si ricava dall’olio essenziale di pimento, ha proprietà digestive, analgesiche, carminative ed antisettiche.

Molto diffusa in oriente è la nigella, anche nota come sesamo nero. I semini scuri e amarognoli entrano in numerosi piatti tipici della cucina mediorientale, ma sono anche utilizzati da secoli dall’antica medicina islamica.

Altra spezia molto particolare è il sommacco, ricavato dai frutti essiccati del Rhus coriaria L. Dal colore rossiccio, questa spezia è reperibile soprattutto nei paesi mediorientali, in numerose varianti (tra cui alcune non commestibili, attenzione!). Può vantare un altissimo potere antiossidante.

Spezie e bellezza

Molte tra le spezie su menzionate possono essere utilizzate anche in cosmetica, per farne preparati casalinghi, bagni e impacchi, o semplicemente utilizzandone l’olio essenziale. La preparazione ed i dosaggi richiedono molta attenzione, un buon motivo per rivolgersi soltanto a centri specializzati o acquistare prodotti già pronti.

Aromi e spezie

Qual’è la differenza tra “aroma” e “spezia”? Le erbe aromatiche, per convenzione, si classificano tra gli aromi. Basilico, menta, prezzemolo, rosmarino & co, anche essiccati sono quindi degli aromi, ovvero ricavati da piante spontanee o coltivate delle quali si usano soprattutto le foglie. Per le spezie, invece, vale il termine erboristico di droga: ovvero le singole spezie si ricavano da diverse parti della pianta (radici, corteccia, seme, rizoma, fiore, ecc…), hanno un alto contenuto di oli essenziali e principi aromatici e sono utilizzate anche al di fuori della sfera alimentare.

Le spezie nell’ayurveda

L’ayurveda, la medicina tradizionale indiana, fa abbondante uso di spezie per l’equilibrio dei 3 dosha, ossia le 3 diverse energie vitali che compenetrano l’organismo. In molti casi l’azione delle spezie è finalizzata a migliorare i processi digestivi, la secrezione gastrica e facilitare l’eliminazione dei gas, intervenendo sull’equilibrio generale del sistema-corpo.

Ciascuna spezia è classificata con un proprio rasa, ossia un gusto, e può essere dosata ed prescritta dal medico ayurvedico in abbinamento a rimedi specifici per il paziente da trattare. Lo zenzero, ad esempio, possiede un rasa pungente, mentre la cannella tende al dolce. Gli altri 4 rasa individuati dall’ayurveda sono amaro, astringente, aspro e salato.

AVVERTENZA: l’utilizzo delle spezie richiede buonsenso. Mai esagerare con le dosi, ed in caso di dubbi consultare un medico. Per i preparati officinali come infusi, decotti e tinture chiedere sempre consiglio ad un erborista o a un professionista.

Bibliografia

  • Bharat B. Aggarwal, Le spezie che salvano la vita, Armenia
  • Chantal De Rosamel, Le spezie, De Vecchi
  • Ciro Vestita, Le spezie della salute. Aromi e sapori per una cucina all’insegna del benessere, Sperling & Kupfer
  • Cristiana Monti, Le erbe aromatiche e le spezie. Cucina, salute e bellezza, Xenia
  • David Sheen, La cucina delle spezie, Panozzo
  • Gianfranco Vissani, Le erbe aromatiche robuste, le erbe aromatiche fragili. Aromi e spezie, La Repubblica
  • Giuliana Lomazzi, Buona tavola, salute e bellezza con erbe aromatiche e spezie, Red Edizioni
  • Lorenza Pliteri, Cannella e zafferano. La cucina della via delle spezie, Ponte Alle Grazie
  • M. A. Webb, Spezie. Guida all’uso delle spezie per la salute e il benessere, IdeaLibri
  • Manisha G. Harkins, Spezie da tutto il mondo, De Vecchi
  • Marco Ceriani, Il potere delle spezie, Tecniche Nuove
  • Michael Tierra, Grande manuale di erboristeria. Un’integrazione delle piante medicinali d’occidente con la medicina cinese ed ayurvedica, Mediterranee
  • Rosalba Pagano, Polvere di spezie. Ricette di cucina, salute e bellezza, Xenia