Alla natura si comanda solo ubbidendole. Francis Bacon, Saggi, 1597/1625

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Tè al mandarino (rimedi influenza / rafreddore)

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Ingredienti
Ingredienti per 4 persone
6 tazze di acqua
2 tazze di latte
½ tazza di miele
La buccia di 4 mandarini non trattati
4 cucchiai di tè darjeeling

Preparazione Ricetta
Mescolate acqua e latte e portate a ebollizione. Aggiungete il miele e fate bollire per qualche minuto perché si sciolga bene. Unite la buccia dei mandarini non trattati grattugiata e fate bollire ancora 5 minuti, quindi spegnete il fuoco. Lasciate in infusione per 10 minuti, poi aggiungete le foglie di tè. Rimettete il pentolino sul fuoco e portate ancora a ebollizione, fate bollire 5 minuti, quindi togliete e filtrate.


Torcicollo, aiuto naturale

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Contrattura dei muscoli del collo, dovuta ad un colpo di freddo o ad uno sforzo. L’azione revulsiva di canfora e peperoncino allentano lo spasmo muscolare e quindi il dolore.

Oleolito: in una bottiglietta, munita di buon tappo, mettere gr.100 di olio di oliva extravergine, gr.6 di canfora, gr.5 di peperoncino rosso. Mescolare molto bene ed applicare l’olio sulla parte dolorante e massaggiare, coprire con un caldo panno di lana

E’ efficace unn massaggio dolce nella direzione naturale dei muscoli può aiutate a ritrovare un certo benessere. Potete aiutarvi a far scivolare le mani con un composto fatto con 50 gocce di tintura madre di arnica in 3-4 cucchiai di olio di mandorle dolci, 2 o 3 volte al giorno insistendo per una ventina di minuti.

Un rimedio molto antico consiste nel far bollire tre porri nel latte, frullare e applicare con bendaggio sul punto di maggior indolenzimento.

In alternativa, allo stesso modo si può fare con una pappetta di semi di lino tritati, magari lasciate agire tutta notte applicando una garza.

Anche solo applicare delle pezze calde con del sale grosso riscaldato può dare giovamento o un bagno rilassante con molto vapore.

Alcuni consigli pratici per la prevenzione del torcicollo

Il torcicollo è provocato da una posizione non corretta mantenuta per un periodo di tempo eccessivo. Per questo motivo chi lavora per molte ore seduto alla scrivania a un videoterminale dovrebbe mettere in atto alcuni semplici accorgimenti:

  • muoversi un po’ almeno ogni 30 minuti (stare sempre fissi nella stessa posizione, con la testa piegata in avanti, crea a lungo andare una situazione predisponente periodici attacchi di torcicollo)
  • lo schermo del computer deve essere posizionato in modo tale che lo sguardo dell’utente sia rivolto leggermente verso il basso (una tale posizione fa sì che la tensione dei muscoli del collo sia minore)
  • le braccia dovrebbero sempre poggiare sulla scrivania (quando le braccia non sono appoggiate, i muscoli del collo vengono maggiormente gravati di lavoro)

A meno che non vi siano specifiche controindicazioni, un’ottima forma di prevenzione per i dolori che ricorrono frequentemente è lo svolgimento di un’attività fisica.


Tè allo zenzero, chiodi di garofano e noce moscata (rimedi naturali raffreddore/influenza)

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Ingredienti
Ingredienti per 4 persone
6 tazze di acqua
2 tazze di latte
½ tazza di miele
6 chiodi di garofano
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaino di noce moscata
4 cucchiai di tè nilgiri

Preparazione Ricetta
Mescolate acqua e latte e portate a ebollizione. Aggiungete il miele e fate bollire per qualche minuto perché si sciolga bene. Unite tutte le spezie e fate bollire ancora 5 minuti, quindi spegnete il fuoco. Lasciate in infusione per 10 minuti, poi aggiungete le foglie di tè e i fiori d’arancio. Rimettete il pentolino sul fuoco e portate ancora a ebollizione, fate bollire 5 minuti, quindi togliete e filtrate.


Tè alla passiflora e mela (rimedi naturali raffreddore/influenza)

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Ingredienti

Ingredienti per 4 persone
6 tazze di acqua
2 tazze di latte
½ tazza di miele
4 frutti della passiflora (passion fruit)
La buccia di una mela
4 cucchiai di tè darjeeling

Preparazione Ricetta
Mescolate acqua e latte e portate a ebollizione. Aggiungete il miele e fate bollire per qualche minuto perché si sciolga bene. Unite la buccia di una mela non trattata, fresca e sminuzzata e fate bollire ancora 5 minuti, quindi spegnete il fuoco. Lasciate in infusione per 10 minuti, poi aggiungete i frutti della passione aperti e tagliati a pezzetti. Rimettete il pentolino sul fuoco e portate ancora a ebollizione, fate bollire 5 minuti, quindi togliete e filtrate.


I preparati fitoterapici

Hanno diversi modi di somministrazione: secondo la loro forma e composizione. Qui di seguito, un elenco dei preparati e dei modi di somministrazione più comuni.

Bagno: Immersione completa o parziale del corpo. Si prepara versando un’infusione o un decotto nel bagno. Si possono anche eseguire bagni locali: per esempio agli occhi, con l’acqua di fiordaliso.

Brodo vegetale: decotto il cui tempo di bollitura è imprecisato. Lo si prepara con le piante intere e lo so beve caldo.

Cataplasma: è un preparato molle che si applica sulla pelle per qualche minuto. Alcuni cataplasmi sono cicatrizzanti, altri emollienti, altri ancora revulsivi.

Collirio: soluzione da usare contro le affezioni delle palpebre e degli occhi. Si applica sulla congiuntiva in gocce, o diluito in bagno oculare.

Collutorio: è un preparato semiliquido destinato alle gengive, alla faringe e alle tonsille. In genere è antisettico; a volte, astringente e decongestionante.

Compressa: garza o pezzuola, che si applica sulla parte del corpo da curare, mantenendovela poi per un certo tempo; deve essere preventivamente bagnata nel preparato che si vuole usare.

Crema: miscuglio molle, prodotto naturalmente, sotto forma di latice, da alcune piante, ma più sovente preparato diluendo i principi attivi in un eccipiente grasso. Si spalmano le creme sulla pelle e, frizionando, si fanno penetrare nell’epidermide.

Enteroclisma: introduzione di un liquido nell’intestino tramite una cannula rettale collegata ad una peretta da clistere. Ha, generalmente, effetto purgativo e, a volte, emolliente o astringente.

Fasciatura: compressa che avvolge una parte del corpo. Si esegue con una fascia di garza bagnata nella soluzione medicamentosa.

Fomentazione: applicazione di compresse o di cataplasmi.

Fumigazione: utilizzazione di vapori contenenti principi attivi della pianta. Così, si possono far bollire foglie di eucalipto in un locale che si voglia disinfettare. Il fumo di certi vegetali che bruciano lentamente, come l’incenso, può servire per fumigazioni: ad esempio, il fumo delle bacche di ginepro.

Gargarismo: preparato liquido per risciacquare la bocca e la gola, in particolare le mucose buccali e le tonsille. Serve a disinfettare e a lenire, ma mai deve essere ingerito.

Impiastro: più aderente di una crema, si presenta in forma semisolida e si modella sulla parte del corpo su cui si applica. L’impiastro contiene grassi, resine e a volte anche cera.

Inalazione: è un tipo di fumigazione con la quale il malato respira direttamente i vapori terapeutici, emanati dalla pianta, ponendo il capo sopra un recipiente di acqua bollente,in cui è stata immersa la pianta aromatica. Si fanno inalazioni per decongestionare i seni frontali e le prime vie respiratorie.

Irrigazione: introduzione di un liquido nelle cavità naturali (orecchie, naso, vagina, ecc..) sia direttamente sia per mezzo di perette o cannula. Il liquido introdotto è generalmente un infuso o un decotto; deve essere portato, preventivamente alla stessa temperatura del corpo.

Latte: liquido che si ottiene triturando semi oleosi nell’acqua, come si fa per il latte di mandorle.

Linimento: miscuglio eterogeneo, molle, che spesso olio e alcol. Si usa per frizioni locali sulla pelle, destinate ad alleviare i dolori reumatici, muscolari e traumatici.

Lozione: preparato liquido con il quale si lava rapidamente l’epidermide nei punti irritati. Si applica con un batuffolo di ovatta. Esistono lozioni speciali per il cuoio capelluto.

Olio: i frutti e i semi di molte piante forniscono, per pressione, un’olio vegetale, da non confondersi con l’olio essenziale che non è un corpo grasso. Negli oli si possono lasciar macerare radici e droghe essiccate, per ottenere oli medicinali. Alcuni di questi sono utilizzati per le frizioni, altri invece vengono somministrati per via orale.

Polvere: si fabbrica triturando finemente le piante essiccate o le loro parti attive con l’aiuto di un mulinetto o di un mortaio. Le polveri vengono usate per preparare estratti, oppure vengono stemperate nell’acqua o mescolate con i cibi.

Pozione: liquido da bere, in cui sono stati disciolti i principi attivi della pianta, estratti per infusione o macerazione.

Profumo: per preparare i profumi si utilizzano le essenze vegetali estratte in vari modi da fiori, frutti, radici ecc di certe piante aromatiche. Alcuni hanno proprietà antisettiche.

Sciroppo: preparato da bere. Si ottiene facendo cuocere un infuso o il prodotto di una macerazione ai quale di aggiunge zucchero e talvolta un aromatizzante.

Shampoo: preparato che mi mescola con l’acqua per lavare i capelli e il cuoio capelluto. Alcuni shampoo sono antisettici e antiseborroici.

Soluzione: preparazione liquida dove i principi attivi della pianta sono disciolti in un solvente appropriato ( acqua, alcol. olio, etere, ecc…).

Succo: è il liquido che si ottiene per semplice scolamento della linfa dal tronco, oppure per pressione di frutti, foglie o fusto.

Unguento: preparato cremoso che si spalma frizionando. E’ una mescolanza dove i principi attivi sono disciolti in elementi oleosi.

Vino: i vini medicinali si ottengono facendo macerare nel vino cortecce, radici o foglie di alcune piante. Si può preparare del vino di cannella, di china, di genziana e così via.